Quote standardizzate senza valore nominale

diritto societario

22 dicembre 2022

Il consiglio notarile di Milano torna sull’argomento delle quote di s.r.l. standardizzate con la massima 205, ribadendo l’ammissibilità della previsione di quote rappresentanti tutte una eguale porzione del capitale sociale.

Con la nuova massima i notai milanesi sostengono, in analogia con la disciplina delle società per azioni, che sia consentito prevedere in statuto anche quote standardizzate senza indicazione del valore nominale, oltre che quote con espressa previsione del valore nominale.

Il capitale risulterebbe così suddiviso in tante partecipazioni quante ne prevede lo statuto e l’entità della partecipazione di ciascun socio sarebbe determinata sulla base del rapporto tra il numero di quote possedute dal socio e il valore dell’intero capitale.

Rimane in ogni caso ferma la necessità di attribuire un valore monetario alle partecipazioni sociali ai fini della pubblicità nel registro delle imprese.

Potrebbe rendersi pertanto necessario attuare degli arrotondamenti nel valore nominale inespresso, ai fini dell’iscrizione.

La massima prende in considerazione questa fattispecie, precisando che la disciplina degli arrotondamenti possa essere contenuta anche nello statuto della società, così determinandone i parametri. Tali regole devono in ogni caso soggiacere al principio di parità di trattamento.

 

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