startup e innovazione
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31 Luglio 2015

Startup innovative e work for equity

Utilizzare strumenti finanziari partecipativi (SFP) per remunerare amministratori e dipendenti delle startup innovative può risultare estremamente conveniente. Due i grossi vantaggi: non intaccare le disponibilità liquide per remunerare il lavoro e fidelizzare i lavoratori.

Si tratta del work for equity di stampo anglosassone: lavoro in cambio della partecipazione al capitale della società, diventandone socio. Gli SFP possono attribuire ai beneficiari il diritto di acquistare partecipazioni della società (sostanzialmente un warrant), in determinate finestre temporali o al verificarsi di determinate condizioni, a fronte del pagamento di un prezzo concordato, lo strike price.

Gli SFP sono uno strumento estremamente flessibile, ogni start up potrebbe disegnarne il contenuto in modo da attribuire anche i diritti patrimoniali e amministrativi più disparati (ma non il voto nell’assemblea dei soci).

A rendere ancora più appetibile l’utilizzo degli SFP quale mezzo remunerativo, sono le agevolazioni fiscali e contributive pensate per le startup: l’irrilevanza fiscale e contributiva del reddito di lavoro derivante dall’assegnazione di strumenti finanziari emessi in favore di propri amministratori, dipendenti e collaboratori nel contesto di piani di incentivazione e la non imponibilità di opere e servizi resi a favore delle startup.