banking and energy
|
30 May 2016

Floating charge, i vantaggi della garanzia rotativa

Nei sistemi di common law prende il nome di floating charge. Si tratta di una particolare garanzia rotativa, prestata dal debitore che rivesta la qualità d’imprenditore. L’oggetto della garanzia: l’azienda nel suo complesso, ossia tutti i beni presenti e futuri, materiali e immateriali, utilizzati nell’ambito dell’attività d’impresa.
Poiché i beni oggetto della garanzia sono mutevoli e sostituibili – per effetto del patto di rotatività – è essenziale specificare i criteri per l’identificazione dei beni oggetto della garanzia.
L’azienda diviene al contempo strumento di credito e strumento di lavoro. Il grande vantaggio di tale garanzia consiste, infatti, nella possibilità per il debitore di evitare lo spossessamento. Il bene produttivo non diviene inattivo, poiché il debitore ne conserva la disponibilità.
L’operatività del vincolo sarebbe differita al momento della cristallizzazione: la garanzia si consolida sui beni e diviene un fixed charge al verificarsi di circostanze determinate. Ad esempio, l’inadempienza o l’insolvenza della società, motivo per cui il floating charge si presenta come una possibile risposta alla crisi d’impresa.
Giova a tal proposito ricordare che il pegno mobiliare non possessorio ha di recente visto la sua consacrazione normativa nell’ambito delle procedure esecutive, ad opera del D.L. n. 59/2016. Esso si costituisce con l’iscrizione in un registro informatizzato tenuto presso l’Agenzia delle Entrate, denominato registro dei pegni non possessori.
In caso di escussione della garanzia, il creditore ha facoltà di vendere il bene oggetto del pegno, trattenendo il corrispettivo fino a soddisfacimento del proprio credito. Con l’obbligo di restituire l’eccedenza, nel rispetto dell’articolo 2744 c.c. .
La nuova disciplina consente, inoltre, l’appropriazione o la locazione del bene oggetto di garanzia fino a concorrenza della somma garantita, se previsto nel contratto e iscritto nel registro delle imprese.