Intervista a Giovannella Condò
Magazine di Comunicazione Strategica
Giovannella Condò, socia fondatrice di Milano Notai, è stata inserita nella classifica “Top 100 donne di successo 2024” di Forbes Italia e nella guida “Top Advisor del Wealth 2024”. Anche Milano Notai, così come le altre socie dello Studio, ha ricevuto molteplici riconoscimenti, come Studio dell’Anno. La sua visione del lavoro di squadra, una competenza cruciale nella sua vita professionale, si riflette pienamente nella natura stessa della community da lei fondata, “La Carica delle 101”, dove la collaborazione e la condivisione del sapere di numerose professioniste diventano strumenti fondamentali per sostenere e far crescere nuove realtà imprenditoriali.
Lei è founder di Milano Notai. Cosa l’ha portata a fondare questo studio e quali sono stati gli step precedenti a questa fase della sua carriera?
Posso dire che non ci sono dei veri e propri step, bensì una lineare evoluzione a partire dal mio percorso di studi, con una laurea in giurisprudenza, e successivamente pratica notarile unita alla pratica di avvocato. Ho sostenuto poi l’esame d’avvocato per avere una formazione più completa ma non è necessario svolgerlo per partecipare il concorso notarile. Sono stata per alcuni anni notaia in una sede vicino a Lecco per poi trasferirmi a Milano dove ho fondato Milano Notai insieme alla mia collega Monica De Paoli. Dopo qualche anno si è aggiunta una collega, Stefania Anzelini.
Quali sono i valori e la mission che guidano la sua vita professionale?
Senz’altro una passione per il diritto, in particolare per il diritto societario, in cui sono molto impegnata, con una speciale attenzione al diritto delle startup e delle PMI innovative.
In secondo luogo, la passione per la gestione di una realtà professionale e la guida del team, tenendo sempre a mente lo scopo finale: la crescita del gruppo, che ad oggi conta circa 30 persone, e l’evoluzione dello studio notarile.
Fin dalla fondazione, abbiamo scelto di non legare il nome dello studio a quello dei professionisti e penso che questa sia stata una grande intuizione: è il percorso che gli studi legali e professionali stanno facendo negli ultimi anni. Un’altra intuizione che ci ha portato a distinguerci dagli altri studi notarili è una grande attenzione alla comunicazione dei contenuti: scriviamo anche “pillole”, spunti della nostra attività professionale che i nostri clienti e chi ci segue possono ricevere tramite la newsletter e commenti giuridici ma con un taglio operativo, pubblicati da diverse testate di settore.
La formazione è un altro valore in cui crediamo moltissimo, soprattutto internamente, quindi, rivolto sia ai collaboratori che sono con noi da molti anni sia ai nuovi collaboratori che crescono con un processo di formazione molto attento alle expertise tecniche come alle soft skills.
Quali competenze reputa siano state per lei fondamentali?
Per il nostro studio sono centrali la cura e l’attenzione nella gestione del cliente, la capacità di relazionarsi in modo trasparente coi collaboratori e coi clienti, la capacità di comunicazione sia interna che esterna, un’attenta gestione finanziaria dello studio.
Inoltre, credo che la creatività, che spesso non viene associata all’attività notarile, sia invece fondamentale, sia nella soluzione di problemi tecnico-giuridici che nell’ideazione di attività che permettono di contraddistinguersi, come scrivere e organizzare eventi: spesso organizziamo eventi in cui il nostro studio diventa una sorta di “salotto” volto alla trasmissione di conoscenze.
Quali sono state le spinte che l’hanno portata a fondare La Carica delle 101? Di cosa si occupa e quali piani ha questa Non Profit?
“La Carica delle 101” è una community di professioniste che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze pro bono per coloro che hanno fondato startup. Fin dall’inizio della mia carriera ho organizzato incontri per giovani in cui una mia collaboratrice con più esperienza parlava di temi come personal branding e gestione della leadership femminile. Durante il covid abbiamo trasferito gli incontri online, in cui professioniste donne trasmettessero esperienza e competenza a startup selezionate.
Abbiamo creato un format di eventi chiamato “Outsider’s Inn”, per le attività di mentoring: si individua un partner col quale lanciare una call per startup su un tema di suo interesse; scegliamo noi otto startup tra quelle che si candidano e a ognuna attribuiamo una moderatrice che ha il compito di far emergere quali siano le esigenze per la fase di crescita in cui la startup si trova in quel momento.
Si costituiscono squadre di circa nove professioniste alle quali viene attribuita una startup con esigenze affini alle loro competenze. Questo porta a spunti molto utili per chi si trova in una fase iniziale del fare impresa. Il tempo a disposizione per il coaching è limitato, ma proprio per questo organizzato in modo estremamente efficace ed efficiente; i feedback che riceviamo dalle startup partecipanti sono molto positivi.
Che consiglio darebbe alle giovani donne, di oggi e di domani, affinché costruiscano una carriera di successo?
Non parlerei di “carriera di successo”, preferisco parlare delle soddisfazioni personali e per raggiungerle credo sia fondamentali la determinazione, la voglia di mettersi in gioco e il coraggio.
Per quanto riguarda le attività imprenditoriali di una nuova azienda, è molto importante la forza del team, instaurare delle relazioni durature perché insieme si riesce a costruire molto più valore e a crescere molto di più rapidamente.