Il Consiglio Nazionale del Notariato, nello Studio n. 115-2024/T, parla delle modifiche apportate dal D.Lgs. n. 139/2024 al Testo Unico sull’imposta di registro, in materia di cessione a titolo oneroso di azienda o di ramo di azienda.
Per la cessione di complessi aziendali costituiti da diversi beni e diritti, si applicano le differenti aliquote a cui questi sono assoggettati, solo se dall’atto o dai suoi allegati risulta, per ciascun bene, l’imputazione distinta di una quota parte del corrispettivo; le passività si imputano ai diversi beni in proporzione al rispettivo valore.
Se tale distinzione non viene effettuata, si applica l’aliquota più elevata.
Per la determinazione della base imponibile il valore dell’azienda viene quantificato sommando i valori delle attività (beni materiali, immateriali e avviamento), e sottraendo le passività risultanti dalle scritture contabili obbligatorie e dagli atti aventi data certa.
L’Agenzia delle Entrate mantiene un potere di controllo relativo alla ripartizione del corrispettivo e al valore dei beni e dei diritti, tenendo conto anche di indici esterni all’atto di disposizione.
Le novità si applicano agli atti posti in essere dal 1° gennaio 2025.