
Norme & Tributi Plus de Il Sole 24 Ore - a cura del notaio Giovannella Condò e del notaio Stefania Anzelini
L’ATI è l’unica figura di associazionismo imprenditoriale espressamente prevista dalla normativa che destina, nell’ambito della “Missione 2” del PNRR, una serie incentivi statali ai progetti agrivoltaici.
Con l’introduzione del Decreto legge n. 63/2024 (il c.d. Decreto Agricoltura) il legislatore ha fortemente limitato la possibilità di costruire nuovi impianti fotovoltaici di tipo tradizionale, che prevedono l’installazione dei pannelli direttamente sul terreno, in quanto tali progetti, azzerando totalmente la capacità produttiva del suolo, concorrono a ridurre la superficie agricola complessiva, con potenziale grave danno al settore primario.
Sebbene la normativa in commento limiti la creazione di nuovi impianti di produzione di energia solare su terreni potenzialmente produttivi, fanno eccezione gli impianti cosiddetti “agrivoltaici”. Questa tecnologia di accumulo dell’energia solare, infatti, si caratterizza per la presenza di pannelli sollevati dal suolo, ad un’altezza tale da non intralciare le operazioni di coltivazione e/o di allevamento, e di sistemi integrati di monitoraggio della salute delle piante e degli animali.
Per tali ragioni, l’agrivoltaico richiede un livello tecnologico ed una competenza di gestione che solo operatori energetici specializzati possono ragionevolmente fornire.
In tale contesto, l’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) sembra rappresentare uno degli strumenti giuridici più idonei a realizzare gli interessi delle imprese coinvolte.
Una prima conferma della bontà dell’istituto, si desume direttamente dalle scelte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che, con il D.M. 436/2023, ha richiesto proprio tale forma giuridica per consentire agli operatori del settore energetico di accedere a tutta una serie di incentivi statali stanziati per i progetti agrivoltaici.
Con il presente contributo si vuole fornire una rapida ricognizione dell’istituto giuridico in commento, delle agevolazioni previste dal Decreto Ministeriale e delle ragioni per cui, in ogni caso, l’ATI può rappresentare uno strumento flessibile e utile per il settore agrivoltaico.
[ Continua a leggere ... ]