A due anni dalla riforma, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha adottato il primo dei decreti attuativi del Codice del Terzo Settore contenente le linee guida per la redazione del bilancio sociale.
I soggetti destinatari delle disposizioni ministeriali sono gli Enti di Terzo settore diversi dalle imprese sociali con ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a un milione di euro annuo; tutte le imprese sociali, comprese le cooperative sociali, indipendentemente dalla dimensione economica; i gruppi di imprese sociali (che dovranno redigerlo in forma consolidata) e i Centri di Servizio per il Volontariato.
Il primo bilancio sociale redatto secondo le nuove linee guida sarà quello relativo all’esercizio 2020 con obbligo di deposito entro il 30 giugno 2021 nel Registro Unico degli Enti di Terzo settore o presso il Registro delle Imprese, nel caso di imprese sociali. Il documento dovrà, inoltre, essere reso pubblico dalle organizzazioni sul proprio sito internet o, in mancanza, su quello della rete associativa cui aderiscono.
I destinatari di questo documento sono tutti gli stakeholders interessati a reperire informazioni sull’ente, in particolare gli associati, i lavoratori, gli operatori, gli amministratori, le istituzioni (autorità amministrative e decisori politici), il pubblico dei potenziali donatori.
A questi soggetti sarà possibile fornire, attraverso il bilancio sociale, un quadro complessivo delle attività svolte e dei risultati raggiunti integrando le informazioni economiche e finanziarie contenute nel bilancio di esercizio. Il bilancio sociale è, infatti, definito nello stesso decreto come uno «strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un’organizzazione” ossia, in una parola, uno strumento di accountability.
Il documento sarà suddiviso in sette sezioni dedicate a:
1) Metodologia adottata per la redazione del bilancio sociale: eventuali standard di rendicontazione utilizzati;
2) Informazioni generali sull’ente
3) Struttura, governo e amministrazione
4) Persone che operano per l’ente (lavoratori e volontari);
5) Obiettivi e attività (azioni realizzate nelle diverse aree di attività, beneficiari, output risultanti dalle attività poste in essere e, per quanto possibile, sugli effetti di conseguenza prodotti sui principali portatori di interessi;
6) Situazione economico-finanziaria;
7) Altre informazioni quali indicazioni su contenziosi/controversie in corso che sono rilevanti ai fini della rendicontazione sociale; informazioni di tipo ambientale, se rilevanti con riferimento alle attività dell’ente; altre informazioni di natura non finanziaria, inerenti gli aspetti di natura sociale, la parità di genere, il rispetto dei diritti umani, la lotta contro la corruzione ecc..