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“Escrow” è tradotto di solito come deposito in garanzia. In effetti, il deposito di valori mobiliari può essere utilizzato a garanzia dell’adempimento di obbligazioni di qualsivoglia natura e in qualsiasi fase della negoziazione tra le parti. Numerose le applicazioni dell’istituto anche nell’ambito delle operazioni corporate e banking.
Analogamente alle vendite immobiliari, anche nella compravendita di partecipazioni o nella cessione d’azienda, le parti vedono rafforzarsi la propria tutela grazie al deposito in garanzia del corrispettivo.
Cautela quanto mai opportuna, prima del closing, ad esempio per consentire la verifica della consistenza reale dei cespiti aziendali coinvolti nell’operazione e per verificare l’incidenza sugli stessi delle passività. O anche dopo il closing, in attesa del verificarsi di determinate condizioni, oggetto imprescindibile della negoziazione delle parti.
Il contratto di escrow può essere adoperato come garanzia della garanzia: si pensi al deposito in garanzia dei titoli oggetto di pegno. Al depositario sarà richiesto, in questo caso, un adempimento ulteriore, ovvero l’emissione di certificati, sostitutivi dei titoli oggetto di pegno, che consentano l’esercizio dei diritti sociali.
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