L’emendamento al DDL Concorrenza, approvato alla Camera, introduce importanti novità per le startup innovative che intendono iscriversi e permanere nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
I cambiamenti nel panorama dell’innovazione sono molto interessanti:
- eliminazione dell’obbligo del capitale sociale minimo pari a 20.000 euro;
- divieto di iscrizione per le società che esercitano prevalentemente attività di agenzia o consulenza e per le grandi imprese;
- introduzione dei requisiti che devono essere alternativamente soddisfatti al terzo anno, per la permanenza nella sezione speciale: possesso di un brevetto o di un contratto di sperimentazione con enti pubblici; crescita del 50% dei ricavi o dell’occupazione; incremento del 25% delle spese in ricerca e sviluppo; trasformazione in società per azioni;
- possibilità di estensione del periodo di permanenza nella sezione speciale sino ad un massimo di sette anni per le startup, e nove per le scaleup;
- aumento delle detrazioni fiscali in “de minimis” al 65% per gli investimenti fatti nei primi tre anni;
- obbligo per i fondi pensione, di destinare almeno il 5% del portafoglio investito a fondi di venture capital per il 2025, e il 10% per il 2026.
Il DDL dovrà passare all’esame in Senato per essere approvato definitivamente.
Per approfondimento investimenti dei fondi pensione, "Novità nel panorama dell’innovazione: i fondi pensione potranno investire nei Venture Capital" - Link all'articolo >
"Prima versione del DDL Concorrenza: DDL concorrenza e Startup Act: novità per le startup innovative" - Link all'articolo >